Un ultras del Napoli di 25 anni è indagato con l’accusa di omicidio volontario per l’uccisione di Daniele Belardinelli, deceduto in seguito agli scontri avvenuti prima di Inter-Napoli il giorno di Santo Stefano. Il ragazzo sarebbe colui il quale, alla guida della Volvo B40 station wagon, sequestrata nella giornata di ieri, ha investito Belardinelli. Stando a quanto dichiarato da Marco Piovella, capo ultrà nerazzurro al gip, l’uomo sarebbe però stato investito ben due volte prima di perdere la vita. Dopo l’interrogatorio di garanzia, oltre a Piovella, sono rimasti in carcere i tre ultras nerazzurri Francesco Baj, Simone Tira e Luca Da Ros.
In macchina assieme al giovane partenopeo c’erano altri tre ultras del Napoli. Per arrivare all’identificazione del conducente del mezzo che ha investito Belardinelli sono state decisive le analisi del materiale video e le testimonianze dirette. Il giovane, dopo essere stato interrogato, aveva smentito di trovarsi a Milano la sera del 26 dicembre. Gli investigatori della Digos, inoltre, stanno verificando anche l’eventualità che l’ultras del Napoli abbia cercato di cancellare le tracce dell’investimento.
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